Per un’altra Europa democratica, sociale, ambientalista,
femminista e di pace.
In
Europa e nel mondo, c’è una crescente resistenza alle guerre, alla
distruzione dello stato sociale, al riarmo ed al fondamentalismo del mercato.
Noi della Sinistra europea siamo parte dei movimenti per un’altra politica.
Siamo convinti che un altro mondo, un’altra Europa è possibile: di pace,
democratica, sociale, ambientalista, femminista: un’Europa solidale.
I tempi sono maturi per un partito della Sinistra europea. Vogliamo fondarlo
prima che si svolgano le elezioni europee del 2004.
L’altra Europa.
Dopo
la fine della guerra fredda, la guerra reale è tornata. L’Unione Europea si
sta militarizzando insieme alla Nato. In Europa ci sono forze che aspirano ad
avere parte nella spartizione imperiale del mondo. Gli Usa tentano di
integrare l’Europa nei loro piani di dominio mondiale. Questo non è il nostro
percorso. Noi vogliamo un’Europa libera dalle armi di distruzione di massa
dall’Atlantico agli Urali; un’Europa di sicurezza collettiva senza Nato e
senza una Unione europea intesa come alleanza militare. Un’Europa che si
contraddistingua con iniziative per il disarmo, lo sviluppo, la cooperazione
e il rafforzamento del diritto internazionale.
Il divario fra ricchi e poveri si sta approfondendo anche nel nostro
continente. Milioni di persone sono disoccupate o precarie. La previdenza
sociale è sotto attacco, i servizi ed il welfare vengono privatizzati. Questo
non è il nostro percorso. Vogliamo solidarietà, diritti sociali e la redistribuzione
della ricchezza sociale dall’alto verso il basso, dai ricchi ai poveri. Di
fronte alla recessione economica e alla crescita della disoccupazione, il
patto di stabilità e gli orientamenti della Banca centrale europea devono
esser messi in discussione al fine di lavorare ad un’altra politica sociale
ed economica, a favore della piena occupazione e della formazione, dei
servizi sociali ed ad un forte piano di investimenti pubblici, e per la
difesa dell’ambiente. Deve essere imposta una tassazione sui flussi
finanziari e di capitale. Le priorità devono essere cambiate a favore degli
uomini e delle donne e non del profitto. Nell’Unione europea il Consiglio dei
ministri e la Commissione europea hanno una grande concentrazione di potere.
Prendono le loro decisioni a porte chiuse influenzati dalle lobby e dagli
interessi privati. Le donne e gli uomini hanno sempre meno diritto di parola.
Il sistema politico sta scivolando verso una crisi di autorità. Questo non è
il nostro percorso. Vogliamo trasparenza, nuove forme di democrazia, una
partecipazione nelle decisioni delle donne e degli uomini, un ruolo maggiore
ai parlamenti nazionali ed a quello europeo. L’Europa sta diventando una
fortezza. In nome della “lotta contro il terrorismo”, i diritti umani e civili
vengono ridotti e minacciati. Questo non è il nostro percorso. Vogliamo
un’Europa aperta al mondo, un’Europa con forti diritti civili ed umani: dove
ai perseguitati sia garantito il diritto d’asilo. L’Europa si sta adoperando
per il dominio economico. Sta intraprendendo guerre commerciali. Le sue
politiche finanziarie, commerciali e monetarie hanno in particolare
conseguenze negative nei paesi in via di sviluppo. Questo non è il nostro
percorso. Memori della sanguinaria storia del colonialismo, vogliamo prendere
iniziative forti e concrete per sviluppare una equa cooperazione economica e
politica. La differenza delle sue culture e di stili di vita fa dell’Europa
un continente vitale. Tuttavia, rischiano di essere annullate. La
concentrazione dei mezzi di comunicazione di massa nelle mani di pochi
minaccia la pluralità delle opinioni. L’informazione, la cultura e
l’educazione sono ridotte a merce. Questo non è il nostro percorso. Vogliamo
pluralità culturale, educazione, conoscenza e informazione per tutte le donne
e gli uomini.
L’Europa è tra i maggiori responsabili dei problemi ambientali globali - con
le sue alte emissioni di CO2, l’esportazione di rifiuti, lo sfruttamento su
scala mondiale di riserve energetiche e foreste. Questo non è il nostro
percorso. Vogliamo vivere e lavorare come persone ecologicamente
responsabili. Progressi sono stati fatti negli ultimi decenni riguardo
l’uguaglianza di genere e la non discriminazione. Ai nostri giorni sono messi
in pericolo dalle politiche neoliberiste e dalla deregolamentazione delle
regole del lavoro. Vogliamo superare ogni discriminazione, vogliamo reali e
stabili diritti eguali per tutte le donne e gli uomini.Vogliamo una reale,
più giusta democrazia di genere.
Il partito della Sinistra europea
Il
Partito della Sinistra Europea vuol essere non solo un’alternativa verso
l’esterno, ma anche all’interno della politica dominante in Europa. Insieme
vogliamo agire con trasparenza, democraticamente e in termini di uguaglianza.
Insieme vogliamo essere più convincenti e politicamente più propositivi.
Sappiamo che possiamo acquisire ricchezza se preserviamo e rinnoviamo le
nostre proprie esperienze sociali, storiche, percezioni, tradizioni, culture
e fondendole insieme. Rispettando la piena indipendenza, sovranità e responsabilità
individuale di tutti i soggetti partecipanti la nostra relazione e
cooperazione è segnata dall’apertura, dal rispetto e dalla tolleranza.
L’umanità, non il profitto o il potere, è al centro del nostro pensiero e
della nostra azione. L’Europa è il nostro comune campo di azione.
Vogliamo mettere in discussione il dominio del profitto e superare il potere
del capitalismo. Vogliamo una diversa qualità della vita, del lavoro, della
produzione e della distribuzione. I nostri punti di riferimento sono le lotte
per la pace, l’antifascismo, l’antirazzismo, la democrazia, la giustizia
sociale, il femminismo, l’ecologia. Stiamo cominciando ora, ed estendiamo
l’invito a fare questo primo passo insieme. La nostra iniziativa rimarrà
aperta a coloro i quali non hanno ancora deciso o deciso in altro modo.
Abbiamo profonda fiducia verso articolate forme di cooperazione. Le
praticheremo, per rendere il nostro continente più democratico, sociale,
ecologicamente sostenibile e di pace.
|